Per tanto così, usate lo zucchero....
Secondo voi, a 1 euro riesco a pagarmi le spese?
Il trucco dietro a questo prezzo è molto semplice, si tratta di miele/non miele cinese, fatto entrare in Europa in modo illegale, ossia triangolando le importazioni.
Nulla contro la Cina, ma il miele lì viene fatto in modo molto lontano dal nostro.
Noi alleviamo api e ne raccogliamo il prodotto praticamente finito.
Loro, sottraggono miele immaturo, poco più che nettare vegetale, praticamente acqua e poi aggiungono pollini e altre sostanze minerali artificiali ricreando un prodotto simile al miele...ma non è quello che noi chiamiamo miele e soprattutto non ha le stesse qualità nutritive del nostro miele.
Quindi, la frode sta proprio nel chiamare miele un prodotto che non lo è!
Oltre a ciò, l'indicazione di provenienza è un'altra bugia e quindi una seconda frode.....
Essere consumatori è diventato difficile, questo è un esempio di come bisogna stare in allerta quando si vedono prezzi mooooolto bassi come in questo caso!
I miei clienti lo sanno, sono consumatori attenti e non si fanno fregare...
Altre analisi, altre conferme circa la purezza dei nostri mieli....inferiore al "LIMITE DI QUANTIFICAZIONE DELLA MACCHINA" significa che nemmeno la macchina è riuscita a individuare dei residui di sostanze esogene nei nostri mieli....
SOLO MIELE, SOLTANTO MIELE, NIENTE PIù CHE MIELE NEI NOSTRI MIELI!
Inferiore al "LOQ" significa che siamo consci dell'importanza di rispettare le nostre api allevandole con metodo biologico e tenendole al sicuro lontano da fonti inquinanti, in collina o in montagna, ma pure in campagna, in aree dove l'intelligenza dell'agricoltore supera l'ottusa fede nel prodotto chimico........
Questo terribile calabrone si sta avvicinando dalle nostre parti, cioè in Piemonte settentrionale e orientale.
Dalla Liguria si è trasferito l'estate scorsa in alcune zone del basso cuneese, sfruttando diversi mezzi, come anche i camion del legname.
Mi sembra scontato affermare che entro la fine di quest'anno ci troveremo V. velutina anche nei nostri apiari e secondo me siamo ancora impreparati.
Giovedì prossimo a Vercelli ci sarà un ennesimo incontro sull'argomento e vi parteciperanno il Dott. Porporato, esperto in materia e il tecnico di Apiliguria che sta seguendo molto intensamente il diffondersi di V. velutina, F. Zagni.
Dovremmo organizzare una rete di monitoraggio nei nostri apiari più esposti e tenerci il più possibile in contatto mantenendo gli occhi ben aperti. Forse anche stavolta l'unione può fare la differenza.